giorno 77 - 5 novembre 2006 | |||
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Il risveglio in campeggio a Larkspur ha rivelato qualche sorpresa. Siamo arrivati in tarda serata, con il buio e senza la possibilità di guardarci attorno. Questa mattina invece con il sole ci siamo resi conto di essere in un posto assurdo, praticamente con l'autostrada che ci passa sopra le orecchie e in un altro parcheggio trasformato in campeggio. La gente attorno a noi non è di passaggio ma vive qua, i camper e le roulotte sono sollevati da terra, qualcuno ha steso uno zerbino di finta erba davanti all'uscio e ha messo qualche vaso di fiori per decorare la piazzola. Ci informiamo presso la proprietaria sui mezzi pubblici per raggiungere San Francisco e andiamo alla fermata dell'autobus. Praticamente si tratta di una piazzola di sosta sull'autostrada. Aspettiamo un po' ma ci viene addosso una tale depressione... L'alternativa sarebbe balzare in sella alla Vespa e sperare di trovare un parcheggio pubblico in città. Io non oso proporne un'altra. Non ce n'è bisogno, ci pensa Petino. Decidiamo di tornare indietro, cambiarci e metterci in sella alle biciclette. Con le cartine in mano un modo per arrivare in città per vie traverse ci sarà pure. Mi rianimo. Si rivela la migliore trovata di questi giorni. Attraversiamo il centro di Larkspur, piccolo ma effettivamente carino con baretti e ristoranti all'aperto e negozietti graziosi. Siamo diretti a Corte Madera e imbocchiamo una strada che si rivela una salitaccia di diversi km, ripida e a tornanti, subito ripagata da un'altrettanta discesa. Per strada, ciclisti a iosa. Neanche di domenica sulla pista ciclabile che passa sotto casa nostra si vede un traffico su due ruote del genere! Superiamo il paesino e troviamo un sacco di cartelli per diversi percorsi su pista ciclabile, a occhio ne seguiamo uno che ci porta a Sausalito, un grazioso paesino turistico sul mare proprio a un tiro di schioppo dal Golden Gate Bridge. È una giornata favolosa, 24ºC e soleggiata. Siamo in giro a mezze maniche e or di sera ho persino le braccia abbronzate. Alla fine ci rendiamo conto che non è necessario tenere d'occhio i cartelli, basta seguire i ciclisti che stanno davanti a noi (o che ci superano). Sono tutti diretti al Golden Gate Bridge. Ansimando e superando diverse colline ci arriviamo anche noi e decidiamo di salire in cima alle colline del parco per goderci la vista del ponte e della città dall'alto. Altra salitaccia. Ma è il panorama dall'alto che mi fa rimanere senza fiato. San Francisco è davvero una città stupenda. Riscendiamo lungo il dorso della collina verso Sausalito, un ciclista a cui chiedo informazioni mi dice che la discesa, ripidissima, ci consente di tornare comunque verso il ponte attraversando un tunnel senza dover risalire al punto in cui stiamo. Rianimati, con entrambi i freni premuti al massimo inforchiamo questa discesa davvero ripidissima (è un senso unico per fortuna) e ci troviamo nel bel mezzo del parco del Golden Gate Bridge, un'ampia zona collinare con grandi panorami sul mare. Superiamo la spiaggia di Sausalito e poi il tunnel che ci riporta proprio davanti al ponte. Questa volta lo attraversiamo per entrare in città. Ci fermiamo spesso per scattare le foto: un gruppo di turisti giapponesi ci si avvicina e in inglese tentennante ci chiede se possiamo fare una foto. Pensavo che volessero una foto loro con il ponte sullo sfondo, invece volevano NOI nella foto con loro, perché erano affascinati dai colori delle nostre divise da bicicletta. De gustibus... Li accontentiamo, divertiti, ci ringraziano ossequiosamente e poi proseguiamo fino alla zona Presidio di San Francisco, verde, tranquilla e silenziosa. Solo biciclette in giro, incredibile. Con un occhio all'orologio e l'altro ai km già fatti, è ora di tornare indietro prima che faccia buio. Rimandiamo la visita alla città a domani, a piedi e non in bici. Sul ritorno imbuchiamo una strada leggermente diversa che, a nostra insaputa e involontariamente, ci consente di evitare la salitaccia di Corte Madera. 70 km in tutto. Stasera è ora di fare il bucato. Dopo cena, Petino si infila a letto e si addormenta davanti alla TV mentre io mi metto al lavoro. |
![]() Laura con il Golden Gate sullo sfondo. |
![]() Petino con il Golden Gate sullo sfondo. |
![]() Nessuno davanti ad ostacolare la vista del Golden Gate. |
![]() Le colline del parco Golden Gate, s'intravvede un pezzo della salita. |
![]() Ci allontaniamo sempre più e sempre più in alto. |
![]() Eccoci oltre le colline, prima della discesona. |
![]() Vista dal Golden Gate. |
![]() Vista del Golden Gate dopo averlo superato. |
![]() Laura che sorregge la biciclettona di Petino (notare la differenza in altezza della sella). |
![]() Alcatraz in lontananza. |
![]() Panorama di San Francisco da lontano. |
![]() Una bella casetta vittoriana sul lungomare di Sausalito. |
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